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Capri, Capri e le sue bellezze naturalistiche

Capri

Capri, un'isola fantastica, da vedere almeno una volta nella vita, non tanto per il lato "mondano", quanto per il paesaggio naturale e storico incredibile. Le due cittadine: Capri e Anacapri sono collegate da una linea di navette bus molto comode, il resto si può girare a piedi. Il Monte Solaro (parte più alta dell'isola) è collegato con una seggiovia che porta ad un belvedere sui Faraglioni, dal monte si può anche scendere a valle in alternativa con un sentiero che passa per l'Eremo di Santa Maria a Cetrella. Il tour con la barca intorno all'isola lo consiglio, passa anche per la grotta Azzurra.
Capri
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Porto di Marina Grande
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Porto di Marina Grande
Lo Scugnizzo Gennarino Come suggerisce il nome, si tratta di una statua che rappresenta uno scugnizzo. Per la precisione, il suo nome è “scugnizzo Gennarino”. Si trova in un luogo molto particolare, su una sorta di scoglio adagiato su un promontorio roccioso. Gennarino viene anche chiamato “statua del benvenuto”. Vuole la tradizione che saluti tutti i visitatori, specialmente le donne. Il soprannome “statua del benvenuto” è dovuto a un altro particolare. Lo scoglio dove spicca la statua si trova, infatti, a punta del Capo, nella parte orientale dell’isola. In una posizione davvero strategica visto che qui passano praticamente tutti i traghetti per Capri diretti verso Marina Grande (per inciso, stiamo parlando di una delle più belle spiagge di Capri). Quindi, in un certo senso, il buon Gennarino è colui che dà il benvenuto a tutti i turisti che scelgono la splendida isola di Capri come meta per le proprie vacanze.
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Lo Scugnizzo Gennarino
Come suggerisce il nome, si tratta di una statua che rappresenta uno scugnizzo. Per la precisione, il suo nome è “scugnizzo Gennarino”. Si trova in un luogo molto particolare, su una sorta di scoglio adagiato su un promontorio roccioso. Gennarino viene anche chiamato “statua del benvenuto”. Vuole la tradizione che saluti tutti i visitatori, specialmente le donne. Il soprannome “statua del benvenuto” è dovuto a un altro particolare. Lo scoglio dove spicca la statua si trova, infatti, a punta del Capo, nella parte orientale dell’isola. In una posizione davvero strategica visto che qui passano praticamente tutti i traghetti per Capri diretti verso Marina Grande (per inciso, stiamo parlando di una delle più belle spiagge di Capri).
Quindi, in un certo senso, il buon Gennarino è colui che dà il benvenuto a tutti i turisti che scelgono la splendida isola di Capri come meta per le proprie vacanze.
Villa Lysis
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Villa Lysis
Punta del Capo
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Punta del Capo
Arco naturale (con forma di Elefante)
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Arco naturale (con forma di Elefante)
Scoglio del Monacone
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Scoglio del Monacone
Faraglioni vista est
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Faraglioni vista est
Faraglioni vista ovest
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Faraglioni vista ovest
Faro di Punta Carena
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Faro di Punta Carena
Strada "mammamia" Il nome della strada è tutto un programma, è un tratto che collega Capri ad Anacapri è a strapiombo sul costone roccioso, per capire il senso del nome che gli hanno dato bisogna percorrerla sul bus navetta stando in piedi vicino ai finestrini che danno sul mare ... mamma mia!!!
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Strada "mammamia"
Il nome della strada è tutto un programma, è un tratto che collega Capri ad Anacapri è a strapiombo sul costone roccioso, per capire il senso del nome che gli hanno dato bisogna percorrerla sul bus navetta stando in piedi vicino ai finestrini che danno sul mare ... mamma mia!!!
Faro di Punta Carena
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Faro di Punta Carena
Tramonto dal lido del Faro
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Tramonto dal lido del Faro
Tramonto con Ischia sullo sfondo
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Tramonto con Ischia sullo sfondo
Monte Solaro, panoramica da Punta Ventroso ai Faraglioni
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Monte Solaro, panoramica da Punta Ventroso ai Faraglioni
Faraglioni
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Faraglioni
Eremo di Santa Maria a Cetrella
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Eremo di Santa Maria a Cetrella
Eremo di Santa Maria a Cetrella
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Eremo di Santa Maria a Cetrella
Terrazza dell'Eremo a strapiombo sul mare
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Terrazza dell'Eremo a strapiombo sul mare
vista dalla terrazza dell'Eremo
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vista dalla terrazza dell'Eremo
Chiesa di San Michele Arcangelo (Anacapri) Il pavimento della chiesa di San Michele Arcangelo è un'opera realizzata con riggiole in maiolica, decorate in modo tale da raffigurare il Paradiso terrestre e peccato originale, realizzata da Leonardo Chianese (nel 1761) e custodita all'interno della chiesa.La prima scena è quella di una natura bucolica e contadina, pensata per essere un invito ai pastori e ai contadini, che potevano ammirarlo dall'esterno, ad entrare in chiesa[2]; si tratta di animali quali mucche, pecore e capre: in particolare una di queste è raffigurata su una roccia e starebbe a simboleggiare l'isola di Capri[5]. Si arriva quindi alla scena principale: al centro l'Albero della conoscenza del Bene e del Male[4], sul quale si intreccia un serpente, il diavolo, e poco più in basso l'arcangelo Michele su una nuvola, che impugna una spada infuocata, che scaccia Eva con lo sguardo implorante, mentre Adamo scappa spaventato[10]. Intorno alla scena la rappresentazione di acqua, piante, come alberi da frutta e girasoli, e numerosi animali[10], alcuni raffigurati con volto quasi umano[2], che simboleggiano i vizi umani ma anche gli insegnamenti della fede cristiana[11]: in particolare si nota un unicorno, simbolo di purezza[12], il coccodrillo con la bocca aperta, simbolo delle tentazioni del diavolo[11], il cervo, nemico del demonio[13], e ancora un elefante, dromedari, un giaguaro, un pavone, un riccio, un'aquila[14]. Sullo sfondo numerosi alberi, tra cui quello della vita, mentre il cielo è stellato con a sinistra il sole e a destra la luna in fase crescente[10]. Tutta l'opera è circondata da una fascia, sempre realizzata con maioliche, in giallo e nero[6]. Salendo sulla cantoria è possibile avere un'immagine d'insieme dell'opera: tale stratagemma venne studiato anche per permettere la veduta del pavimento alle monache di clausura, nascoste dietro a grate[6].
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Chiesa di San Michele Arcangelo (Anacapri)
Il pavimento della chiesa di San Michele Arcangelo è un'opera realizzata con riggiole in maiolica, decorate in modo tale da raffigurare il Paradiso terrestre e peccato originale, realizzata da Leonardo Chianese (nel 1761) e custodita all'interno della chiesa.La prima scena è quella di una natura bucolica e contadina, pensata per essere un invito ai pastori e ai contadini, che potevano ammirarlo dall'esterno, ad entrare in chiesa[2]; si tratta di animali quali mucche, pecore e capre: in particolare una di queste è raffigurata su una roccia e starebbe a simboleggiare l'isola di Capri[5]. Si arriva quindi alla scena principale: al centro l'Albero della conoscenza del Bene e del Male[4], sul quale si intreccia un serpente, il diavolo, e poco più in basso l'arcangelo Michele su una nuvola, che impugna una spada infuocata, che scaccia Eva con lo sguardo implorante, mentre Adamo scappa spaventato[10]. Intorno alla scena la rappresentazione di acqua, piante, come alberi da frutta e girasoli, e numerosi animali[10], alcuni raffigurati con volto quasi umano[2], che simboleggiano i vizi umani ma anche gli insegnamenti della fede cristiana[11]: in particolare si nota un unicorno, simbolo di purezza[12], il coccodrillo con la bocca aperta, simbolo delle tentazioni del diavolo[11], il cervo, nemico del demonio[13], e ancora un elefante, dromedari, un giaguaro, un pavone, un riccio, un'aquila[14]. Sullo sfondo numerosi alberi, tra cui quello della vita, mentre il cielo è stellato con a sinistra il sole e a destra la luna in fase crescente[10]. Tutta l'opera è circondata da una fascia, sempre realizzata con maioliche, in giallo e nero[6]. Salendo sulla cantoria è possibile avere un'immagine d'insieme dell'opera: tale stratagemma venne studiato anche per permettere la veduta del pavimento alle monache di clausura, nascoste dietro a grate[6].
Villa Lysis
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Villa Lysis
Villa Lysis, vista su Marina Grande
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Villa Lysis, vista su Marina Grande
Villa Lysis
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Villa Lysis
Villa Lysis
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Villa Lysis
Villa Lysis
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Villa Lysis
Tramonto dal Tempietto di Villa Lysis con Ischia sullo sfondo
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Tramonto dal Tempietto di Villa Lysis con Ischia sullo sfondo
Tramonto da Villa Lysis
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Tramonto da Villa Lysis
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