Amore e Psiche
“La bellezza della più giovane era così straordinaria, così fuori del comune che il linguaggio umano appariva insufficiente e povero non solo a descriverla ma anche solo a lodarla”. E come spesso nelle favole accade, è l'invidia il punto di partenza, ciò che scatena un'ira incontrollabile e dà inizio così ad una storia. Nella favola narrata da Apuleio (“Le Metamorfosi” o “L’Asino d’oro”), l'invidia è quella di Venere, dea dell'amore e della bellezza, nei confronti di Psiche, la bellissima fanciulla figlia di un re. Venere, furente per tanta beltà, ordina a suo figlio Amore di far sì che Psiche si innamori di un mostro orribile. Tuttavia, quando Amore vede Psiche, rimane colpito dalla sua bellezza e decide di proteggerla anziché danneggiarla ed amarla senza svelarle il suo aspetto e la sua identità. La fanciulla, desiderosa di conoscere l’identità del suo amato, una notte, tenta di guardarlo mentre dorme, ma accidentalmente una goccia di olio le cade dalla lanterna, facendolo svegliare e scappare. Per punirla, Venere impone a Psiche una serie di prove impossibili. Nel frattempo, Amore, ancora innamorato di Psiche, chiede a Giove di farla sua eterna compagna. Egli acconsente e dona a Psiche l'immortalità di una dea. Amore e Psiche, una volta riuniti, vivono felici insieme per l’eternità.
La storia di Amore e Psiche, insegna (oggi più che ieri) che la vita di coppia non è sempre facile e che gli ostacoli potrebbero essere tanti, ma che solo così si giungerà a un amore vero, destinato a durare per sempre. La purificazione (di Psiche, così come di Amore) è un passaggio fondamentale per arrivare all’immortalità. Psiche deve affrontare una serie di ardue prove, mentre Amore deve fare i conti con la propria essenza, crescere e sentire anche solo per un istante la sensazione di smarrimento e perdita (egli raggiunge infatti un superiore stato di coscienza soltanto dopo essere stato ferito dalla sua amata, e si commuove quando viene a conoscenza delle sue traversie). Dopo essersi purificata ed essersi dimostrata all’altezza, l’anima, congiungendosi all’amore, diventa immortale.